Baciata dal sole e ricca di foreste e verdi campi, ovunque la si guardi, la Tuscia è una terra sinonimo di scoperta, pronta per essere vissuta da cima a fondo. La sua particolare ricchezza naturale la rende un luogo perfetto per chi è alla ricerca di avventura, ma anche per chi fosse intenzionato a un vero e proprio viaggio nel totale relax.
La posizione favorevole, adiacente al mare e protetta dal vicino appennino, rende le sue terre rigogliose, ideali per la coltivazione di uva e olivi. Non per niente, queste due particolari colture sono tra le più antiche tradizioni tramandate in quest’area… furono addirittura gli Etruschi, l’antica popolazione che precedette anche i Romani, a commerciare per primi vino e olio, due veri e propri tesori che fecero la fortuna della Tuscia.
Tra le eccellenze, tuttavia, non possiamo non annoverare tartufi, funghi, castagne e frutti di bosco, veri e propri simboli dei cosiddetti “Comuni montani” del Viterbese, che rendono ricche di tradizioni e cultura l’area dei Monti Cimini.
Da Orte fino a Tarquinia, l’intero territorio è una continua scoperta, dove ogni passione può essere appagata.
Etruschi, Romani, Longobardi… la storia della Tuscia tra mille segreti
Gli amanti della storia potranno intrattenersi scoprendo alcuni dei siti più belli d’Italia, come i palazzi e i giardini storici di Villa Lante a Bagnaia (Viterbo) e Palazzo Farnese a Caprarola, entrambi realizzati grazie all’impegno di un maestro come il Vignola, o magari il Parco dei Mostri di Bomarzo, conosciuto per le sue statue che sembrano uscite da qualche sogno. Per non parlare dei molteplici luoghi che resero la Tuscia il luogo prediletto dal papato a metà 1200; parliamo del Palazzo papale di Viterbo e della magnifica Rocca dei Papi di Montefiascone, sul lago di Bolsena.
Sul fronte della storia, non possono essere dimenticate le tantissime necropoli, come quella del Parco di Vulci, immersa nel verde; quella di Tarquinia, tra le più famose d’Italia e quelle di Castel D’Asso e Norchia, tutte da scoprire e colme di segreti.
Dagli Etruschi e dai Romani, le epoche storiche che hanno toccato la Tuscia vengono ancora oggi riportate in vita attraverso tradizioni popolari mai dimenticate. Cortei storici e feste patronali sono all’ordine del giorno nel Viterbese, un luogo che sembra essersi fermato nel tempo e che può essere rivissuto attraverso soggiorni piacevoli in località tutte da scoprire, come Grotte di Castro, dove possiamo toccare con mano le antiche tradizioni etrusche, oppure Farnese e Ischia di Castro, dove i ricordi di famiglie nobili di secoli passati riaffiorano fino a oggi.
Alla riscoperta di antichi sapori e tradizioni, tra borghi e sagre
Chi fosse in cerca di un viaggio culturale, alla riscoperta di tradizioni e sapori, potrebbe invece decidere di visitare i molteplici borghi medievali che rendono ricco tutto il Viterbese. Paesi come Sutri e Vitorchiano, già nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia, sono mete turistiche tra le più ambite, per non parlare poi delle moltissime sagre, culinarie e non, che caratterizzano gran parte delle cittadine del luogo.
Fra tutte non possiamo non citare la Sagra delle castagne di Soriano nel Cimino, la Sagra del lattarino di Marta, la Festa delle ortensie di Bolsena, la Sagra della pecora di Monterosi, la Sagra dell’Olivo di Canino, la più antica d’Italia dedicata all’olio, o la Festa della lavanda della meravigliosa e storica Tuscania. Quest’ultima, da poter rivivere presso l’azienda agricola Lavanda della Tuscia, dove grandi distese di lavanda ricoprono il terreno circostante, rendendolo un magico mare blu, e i proprietari producono olii essenziali e profumi unici nel loro genere. Non per ultimo, il passaggio della Macchina di Santa Rosa, la santa patrona di Viterbo che viene celebrata la sera del 3 settembre. Un evento che annualmente non manca di attirare ospiti illustri, che accorrono nel capoluogo della Tuscia per osservare con i propri occhi il passaggio di “una torre”, alta 28 metri e trasportata a mano da 100 “facchini”, viterbesi che incarnano l’anima della città e che tramandano una tradizione avviatasi nel 1664.
Ognuno di questi appuntamenti, che costellano il calendario del Viterbese da gennaio a dicembre, è un momento imperdibile, adatto a tutta la famiglia e a ogni gusto. Riscoprire le antiche tradizioni popolari e il folklore locale diventa un’avventura piena di emozioni e sapori, ricca di gioia e divertimento continuo.
Laghi, riserve, parchi e grandi foreste per amanti del trekking e della natura
Anche gli amanti del trekking e delle passeggiate naturalistiche potranno trovare pane per i loro denti. La Tuscia, infatti, offre alcuni dei percorsi più interessanti del Centro Italia. Oltre alla nota Via Francigena, che attraversa il Viterbese da Acquapendente fino a Monterosi, troviamo anche il Sentiero dei Briganti, che dal Monte Rufeno ci porterà alla scoperta delle vie e delle leggende dei briganti che un tempo saccheggiavano e razziavano la zona. Un percorso che possiamo riscoprire nel dettaglio anche a Cellere, dove sorge proprio il Museo del Brigantaggio. Riserve naturali come la Selva del Lamone, il Parco di Vulci, il Lago di Vico, il Fiabesco bosco del Sasseto e la Faggeta vetusta dei Cimini, la Valle dei Calanchi e le molteplici cascate nascoste, non mancheranno di arricchire la visita di ogni amante della natura.
Luoghi nascosti come Civita di Bagnoregio, la cosiddetta “Città che muore”; l’antico borgo di Lubriano, a strapiombo sulla Valle dei Calanchi; Ronciglione, con la sua tradizione legata al carnevale; Onano, paese delle famose lenticchie “sacre”… attendono solo di essere scoperti e vissuti da cima a fondo, nel loro dedalo di antiche vie, botteghe e dimore storiche.
Per non parlare del Lago di Bolsena, il più grande lago d’origine vulcanica d’Italia e meta turistica indiscussa grazie ai magnifici borghi che lo circondano. Luoghi come Valentano, giustamente conosciuto come “la terrazza che si affaccia sul lago”, la piccola perla medievale di Bolsena, l’affascinante Montefiascone, la bellissima San Lorenzo Nuovo, la verde e storica Capodimonte e Gradoli, con le sue antiche tradizioni popolari.
Il litorale, habitat ideale per sportivi e festaioli
Chi volesse dedicarsi a sport nautici, serate gioiose e spiagge assolate, invece, potrà concentrare sul litorale le sue attenzioni. Da nord a sud, la costa viterbese è caratterizzata da luoghi di villeggiatura, rilassanti o più briosi a seconda delle proprie necessità. La presenza di città come Tarquinia, con la sua antica storia, e la vicinanza ad aree favolose come l’Argentario, rendono inoltre il litorale sempre gettonato dai turisti, alla ricerca di passatempi divertenti e giornate sempre piene di appuntamenti.
Le ampie spiagge, caratterizzate da un mare poco profondo per molti metri, rendono luoghi come Montalto Marina, Tarquinia Lido e Pescia Romana delle mete turistiche molto gettonate nei mesi più caldi dell’anno. Qui, la presenza di brezze costanti, mitigano l’afa estiva e il freddo invernale, rendendo i 30km di litorali sempre piacevoli da vivere, anche nei periodi freddi dell’anno, per una passeggiata sul lungomare.
Ad accogliere i viaggiatori, non mancano alberghi, B&B, villaggi turistici, ristoranti e locali sempre vitali in ogni mese dell’anno.
La bellezze della Tuscia, che voi siate amanti della natura, della storia o delle tradizioni culturali, non attendono che di essere scoperte, una a una.