Ovunque la si guardi, la Tuscia è sinonimo di bellezze naturali e storicità. Questo è reso possibile dalla presenza, in passato, di alcune delle più grandi famiglie italiane, come i Farnese, gli Orsini o i Monaldeschi, per non parlare dei Papi che scelsero addirittura Viterbo come sede papale tra il 1257 al 1281 preferendola a Roma.
È facile, per i turisti, lasciarsi trasportare dalla vista di luoghi come Caprarola, dominata dal maestoso Palazzo Farnese, realizzato grazie al genio del Vignola. La sua atipica forma pentagonale, così come i colorati affreschi, fanno di questo edificio una vera perla, invidiata da tutto il mondo. Annessi a questa “villa”, sono imperdibili i cosiddetti “Orti farnesiani”, perfetto esempio dei giardini dell’epoca tardo rinascimentale, realizzati con un sistema di terrazzamenti e ricchi di statue e opere architettoniche uniche nel loro genere. Un luogo dove la nostra mente potrà ripercorrere le vie della Storia, raggiungendo epoche antiche e segreti dimenticati. A pochi chilometri, nel borgo di Vignanello, anche il Castello Ruspoli e i suoi grandi giardini perfettamente curati sono una tappa non poter perdere.
Parlando di storicità e giardini, raggiungiamo Villa Lante di Bagnaia, nel Comune di Viterbo, un altro grande esempio della maestria del Vignola. È qui che troviamo i giardini all’italiana più famosi di sempre, caratterizzati da forme geometriche formate dalle siepi e arricchite da statue e numerose fontane, come quella dei Mori o quella del Pegaso.
Voluta dal cardinale Gambara, che diede il suo cognome a uno dei due casini gemelli visitabili all’interno dei giardini, Villa Lante è un vero gioiello imperdibile e una delle location storiche più importanti d’Italia. Inoltre, l’intera area è circondata da un vastissimo parco, visitabile gratuitamente, dove possiamo rilassarci, fare lunghe passeggiate e lasciar giocare i bambini in totale tranquillità.
Prima della prossima tappa, gli amanti della natura non potranno lasciarsi scappare una visita all’azienda agricola viterbese “Petrignanum”, nota per la produzione di un eccezionale olio extravergine e per concedere, a chi lo volesse, di pernottare in un luogo lontano dallo stress e immerso nel verde dei campi e dei giardini.
Proseguendo, è d’obbligo un passaggio alla vicina Civita di Bagnoregio, luogo magico e incantato, tra i più famosi al mondo. La cosiddetta “Città che muore”, arroccata su piccolo sperone di roccia e collegata al mondo circostante da un piccolo e lungo ponte, richiama subito alla vista un’isola collocata nel cielo. Tra le sue antiche mura, sono innumerevoli i palazzi storici, così come lo sono i giardini dei privati che ancora la abitano. Raggiungerla vuol dire fare un vero tuffo nel passato, lasciandosi contagiare da un luogo fuori dal tempo e che sembra esistere solo nella fantasia.
Nei pressi, gli amanti della cucina locale potranno sperimentare le prelibatezze del ristorantino “C’era una volta… l’Hostaria”, caratterizzato dalla presenza di prodotti tipici del territorio come i piciarelli, il cinghiale, il tartufo, i piatti a base di funghi porcini e altro ancora.
Da Bagnoregio, il nostro sguardo si perde alla vista della magnifica valle dei Calanchi che la circonda, fino a raggiungere il piccolo borgo medievale di Lubriano che ci attende con i suoi vicoli storici, le botteghe degli artigiani e l’illustre Palazzo Monaldeschi, dimora storica del XVII° appartenuta all’omonima e assai nota famiglia orvietana, tra le più influenti del suo periodo.
Il nostro viaggio tra ville e giardini non può concludersi senza aver prima raggiunto un altro borgo medievale perfettamente conservato e noto per il suo patrimonio naturalistico, quello di Bolsena.
Dall’alto, il suo castello domina le casupole che raggiungono le coste dell’omonimo lago attraverso un dedalo di viuzze e piazze sempre colorate da feste, sagre e dal passaggio dei numerosi turisti. Una vista animata, che sembra richiamar quasi a una poesia del Carducci. Proprio qui, in pieno centro storico, incontriamo un’altra dimora storica imperdibile: il cinquecentesco Palazzo dei Conti Cozza Caposavi di Bolsena. Oggi, il “VesConte”, è l’unica struttura italiana che “Forbes” ha inserito nella classifica 2019 dei 19 migliori nuovi alberghi al mondo. Un patrimonio nazionale eretto nel 1561 e che negli anni ha avuto ospiti d’eccellenza, come Stendhal, Marconi, Fellini, da membri di famiglie reali ed europee e ben due Papi.